Ieri, 28 settembre, nei prestigiosi spazi della Gallerie d’Italia di Piazza San Carlo, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Portici di Carta 2022.
Dopo due anni di pandemia, che ha costretto gli organizzatori prima, nel 2020, ad annullare la manifestazione a una settimana dalla data prevista, poi, nel 2021, ad organizzare una edizione ridotta nel giorno di San Giovanni, l’atmosfera che si respira è decisamente festosa e, a tratti, emozionante.
Sicuramente sono felici ed emozionati i relatori che presentano questa edizione, ricchissima e rinnovata, dedicata quest’anno a Fruttero&Lucentini e al giallo.
Editori ospiti E/O, che nel giro di un quarantennio dalla sua fondazione è riuscita a portare nel panorama librario italiano autori di rilevanza quali Alice Sebold, Muriel Barbery, Massimo Carlotto; e Camelozampa, editore per ragazzi di libri illustrati, attualmente tra i più amati nel panorama contemporaneo.
Quello che emerge dagli interventi dei relatori è la lieta constatazione che, quando il mondo della cultura si unisce e istituzioni, enti pubblici e privati e fondazioni lavorano insieme con impegno e passione per un obiettivo, si realizzano grandi eventi a beneficio della comunità.
Particolarmente significativi per la nostra Rete gli interventi di Maria Giulia Brizio, responsabile dell’Ufficio Scuola del Salone Internazionale del Libro, che, illustrando il programma dei Miniportici, dedicati ai più piccoli, sottolinea l’importanza che il rapporto con TorinoReteLibri Piemonte ha acquisito nel tempo, sia nella strutturazione di eventi – che quest’anno si arricchiscono con Portici a scuola, una serie di incontri di scrittori per bambini e ragazzi presso alcune scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado della rete – sia attraverso il coinvolgimento degli studenti delle secondarie di secondo grado in attività di PCTO, sia al Salone, sia a Portici, che ne è, secondo le parole di Marco Pautasso, Segretario del Salone, “la sua naturale continuazione o la sua anteprima, a seconda di come la si guarda, ma parte integrante”.
Anche Rocco Pinto, storico fondatore della libreria “Il Ponte sulla Dora”, di Portici di Carta e amico da sempre di TorinoReteLibri Piemonte, mentre illustra come il copyright di Portici si stia espandendo in altre città d’Italia, ad esempio con il Lungomare di libri a Bari, che è stato un grande successo, sottolinea come il libro sia sempre più uno strumento fondamentale per tutti, ma soprattutto per la crescita dei ragazzi, e sottolinea, sulla falsariga di altri relatori, l’essenziale ruolo delle biblioteche scolastiche, che arrivano (come affermato poco prima anche dall’Assessora alla Cultura Rosanna Purchia) anche dove le librerie e le biblioteche pubbliche non ci sono.
L’augurio conclusivo dell’incontro è quello di vedere nuovamente una folla di torinesi tra gli stand, alle passeggiate e ai numerosissimi incontri previsti.